Bin Laden fu fermato per eccesso di velocità. Ma non fu riconosciuto

binladen.jpg_1714784688Destano davvero clamore le ultime rivelazioni giunte dal Pakistan e che riguardano il numero di al-Qaida Osama Bin Laden: stando a quanto si apprende oggi infatti la caccia all’uomo più ricercato al mondo si poteva concludere con successo otto anni prima, poteva essere arrestato durante un normale controllo di polizia per eccesso di velocità ma non fu riconosciuto dal vigile che lo fermò in Pakistan.

L’episodio è raccontato da Maryam Al Kuwaiti, la moglie del guardaspalle di Bin Laden, ed è una delle tante testimonianze sulla vita dello sceicco saudita contenute nel dossier redatto dalle autorità pachistane dopo il raid di Abbottabad e rivelato dalla tv al Jazeera. Secondo il racconto della donna in una data imprecisata tra il 2002 e il 2003 nella valle di Swat in Pakistan una guardia fermò il veicolo sul quale si trovava il capo di Al Qaeda e alcuni complici semplicemente perché andava troppo veloce. A bordo si trovavano oltre a Bin Laden il guardaspalle e autista Ibrahim Al Kuwaiti e appunto la moglie di quest’ultimo.
Incompetenza degli organi statali pakistani – Secondo il dossier la permanenza di nove anni di Osama Bin Laden in Pakistan è stata possibile per “l’enorme incompetenza” degli organi statali e per l’incapacità dei servizi segreti militari a risalire ai suoi covi e complici, ma nel rapporto si accusa anche gli Stati Uniti di un vero atto di guerra sul suolo straniero e il raid dei Navy Sail ad Abbottabad è considerato una delle più grandi umiliazione militari.

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