Emilio Fede: “Mi Hanno Voltato Tutti Le Spalle, Ho Pensato Di Farla Finita”

Emilio Fede si confessa in una lunga intervista sul settimanale “Chi” e parla del periodo buio che ha attraversato. “Lasciare il Tg4 mi ha procurato una crisi fisica e psicologica. Ho sempre lavorato dieci ore al giorno, facendo un mese di vacanza in 25 anni. Mi sono trovato improvvisamente senza tutto questo, immerso in una grande tristezza e solitudine e non nego che ci sono stati momenti, in quelle lunghe notti, in cui ho pensato di farla finita: non potevo sopportare la mortificazione di essere dipinto come uno che, alla sua età, commette azioni tanto vili”.

l43-emilio-fede-111110212521_big“Mi ha sostenuto uno dei tanti incontri straordinari della mia vita – ha proseguito Fede – quando ero direttore al Tg venni ricevuto da Giovanni Paolo II, ascoltai la messa e presi la comunione. Sua Santità mi fece una carezza e mi illuminò sul concetto di solidarietà. Ecco, in una di quelle notti più tormentate mi ha sorretto il pensiero del Papa. Ma la ruota che ha girato per tanti anni a mio favore ha cominciato ad andare all’incontrario”.

Ed è arrivato il caso Ruby. “Questa vicenda e la valigetta sono stati terrificanti, perché si è aggiunta una realtà squallida che non riguarda soltanto me, ma un cancro della società: il ricatto”. “Mi hanno voltato tutti le spalle – ha aggiunto – ma non Berlusconi. Sono andato in tribunale a dire la mia verità, e cioè che non avevo invitato ragazze ad Arcore, che non avevo portato io Ruby e che quelle serate, nate dalla cortesia di Berlusconi, erano tutt’altro che licenziose”.

“Questa vicenda l’ho pagata anche con la mancata candidatura al Senato. Ho trovato molto triste far credere che i miei rapporti con Berlusconi si fossero deteriorati al punto da non frequentarci più, così come trovo triste l’ingratitudine di persone che a me devono moltissimo e che sono sparite dalla mia vita. Mi sono alzato tante mattine, chiedendomi: ‘E adesso che faccio?’. Certo – ha concluso Fede – Mediaset mi ha offerto, e sarò sempre grato all’azienda, un contratto e un ufficio, la mia storia è stata rispettata. Ma mi addolora non poter più comunicare in tv”.

(today.it)

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